Arance rosse di Sicilia: abbassano il colesterolo e proteggono il cuore.
Il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP ha la sua sede a Catania e ha l’obiettivo di tutelare, promuovere e valorizzare il “Moro, Tarocco o Sanguinello che, con le varie cultivar, sono le varietà di arancia rossa previste dal disciplinare di produzione. Queste varietà contengono quantità esorbitanti di antocianine, pigmenti che conferiscono il caratteristico colore rosso all’arancia di Sicilia. Il frutto è coltivato da dicembre a giugno e prodotto esclusivamente nella zona della Piana di Catania, ai piedi dell’Etna, zona geografica caratterizzata da forti escursioni termiche che stimolano gli agrumi a produrre grandi quantità di questi composti, le antocianine, usate come strumento per proteggersi dagli eventi naturali della

zona come il caldo, siccità e freddo. Studi recenti, pubblicati dal World Journal of Gastroenterology (in fondo all’articolo troverete il link) hanno dimostrato che l’assunzione di arancia rossa ha ridotto, negli animali sottoposti a dieta ipercalorica, sia trigliceridi che colesterolo plasmatico e deposito di grasso nel fegato. Inoltre è provata un’azione protettiva su tutto il sistema cardiovascolare, in particolare:
- Abbassano la pressione in caso di ipertensione arteriosa;
- Abbassano i livelli di colesterolo LDL (il colesterolo cattivo);
- Aumentano l’elasticità dei vasi sanguigni, diminuendo cioè il rischio dell’aterosclerosi, causa principale di infarti, ischemie e trombi.
Lo svantaggio principale può derivare dal non poter sorseggiare una buona spremuta d’arancia rossa tutto l’anno. No problem, la spremuta può essere conservata in freezer, perché le antocianine resistono abbastanza bene al congelamento.
Infine, è prematuro consigliare una certa dose di succo come risoluzione di problemi come colesterolo alto, problemi cardiaci o di pressione alta ma suggerisco sicuramente di consumare qualche spicchio come spezza fame. Perché? Apporto calorico quasi nullo (solo 40 calorie per 100 g), grassi inesistenti ed è consigliabile buttare giù anche un po’ dell’albedo, la parte bianca, perché ricco di fibra e senza dimenticare che l’arancia rossa rappresenta una riserva di “fuoco” della vitamina C, ne contiene circa 50 milligrammi per 100 g.
Cuore, fegato e sistema immunitario: l’arancia rossa rappresenta un vero connubio di salute e benessere disponibile nelle nostre tavole in grandi quantità e con pochi euro.
Studio del World Journal of Gastroenterology
Dott. Antonio Grimaldi
Biologo Nutrizionista
e-mail: grimaldinutrizionista@gmail.com
Tel: +39 327 15 66 840
Salve dottore! Ma se soffro di reflusso gastroesofageo, posso usufruire ugualmente delle proprietà di questo frutto?
Salve. Gli agrumi, e quindi anche le arance, rientrano nella cerchia di alimenti consentiti “con moderazione”, proprio per evitare carenze nutrizionali importanti. Mi spiego meglio, non rientrano nella categoria di alimenti proibiti ma sarà il paziente stesso a decidere quali di questi alimenti escludere e quali no, in relazione al peggiorare o meno dei sintomi da reflusso. La saluto