Le imminenti feste natalizie vedranno il pesce farla da padrone sulle nostre tavole.

Rispondo qui ad una serie di domande che mi avete posto su questo alimento:

  1. Qual è la cottura migliore?
    È importante salvaguardare il contenuto di omega-3, acidi grassi polinsaturi preziosi di cui è ricco il pesce.
    Dai risultati emersi da diversi studi si evince che la cottura alla griglia non causa perdita di omega-3: una minima parte di loro si perde con la cottura in forno o in acqua bollente per 20 minuti. Mentre, con la frittura ne vengono distrutti la metà.
    Il mio consiglio è quello di consumare il pesce cucinato a vapore, al microonde, in tegame o al forno senza grassi aggiunti in cottura, magari con una panatura integrale con spezie ed erbe aromatiche.
  2. Sushi e pesce crudo sono sicuri?
    Il rischio è di trovarvi una famiglia di parassiti, l’Anisakis, che può infestare con le sue larve numerose specie ittiche.
    La larva non sopravvive al gran caldo e al gran freddo, quindi la cottura elimina il problema alla radice. Esiste una normativa europea che obbliga i ristoratori a congelare (per almeno 96 ore a -18 gradi) tutto il pesce che viene servito crudo o non completamente cotto. Ad esempio, nei ristoranti di sushi affidabili i filetti di pesce vengono messi in abbattitore e possono essere gustati con serenità.
  3. Va bene anche il pesce surgelato?
    Il freezer non altera il valore nutrizionale, ma la conservazione non può essere lunga poiché il freddo non blocca l’irrancidimento degli omega-3. Si prestano alla surgelazione pesci come merluzzo, sogliola, platessa, molluschi e crostacei. Si presta meno il pesce azzurro.
  4. Il pesce in scatola?
    Il tonno in scatola è il secondo tipo di pesce, dopo il merluzzo, più consumato in Italia.
    Bisogna però considerare che il tonno in scatola è praticamente privo di omega-3, sia nella versione al naturale che sott’olio. Va meglio sul fronte dei grassi, non su quello del sodio (sale), con il tonno al naturale o all’olio extravergine. Mangiarlo una volta a settimana è più che sufficiente.
    Lo stesso vale per gli sgombri in scatola che, a differenza del tonno, mantengono gli omega-3.
  5. Il salmone affumicato va bene?
    Il pesce affumicato va mangiato di quando in quando, perché è effettivamente troppo salato e perché l’affumicatura induce la formazione di composti tossici. Meglio decisamente il salmone fresco, relativamente più ricco in omega-3.
  6. Il pesce fa bene alla memoria?
    Il pesce è ricco in fosforo altamente assimilabile: il nostro organismo ne riesce ad utilizzare circa il 70%. Il fosforo è un minerale che fa bene, ma non alla memoria: aiuta a rinforzare ossa e denti.

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