L’orata con pomodori, olive e scalogno è una ricetta a base di pesce semplice da realizzare, ma molto saporita. La cottura nel cartoccio, inoltre, mantiene le carni morbide, succose e concentra i sapori.
Ringrazio il mio paziente per averla realizzata e averla condivisa con noi!
Ringrazio il mio paziente per averla realizzata e averla condivisa con noi!
Ingredienti
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200 grPomodorini
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8Olive nere
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4Scalogni
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2Orata
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4 spicchiAglio
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q.b.Sale
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q.b.Olio extra vergine d’oliva
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2 ramettiRosmarino
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q.b.Pepe nero
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q.b.Sale fino
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q.b.Origano
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Limone
Preparazione
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Preriscaldare il forno a 200° C. Lavare i pomodori sotto acqua fredda corrente ed inciderli in modo che la buccia non scoppi durante la cottura. Snocciolare le olive.
Pelare gli scalogni e separarli in due parti. Lavare le orate sotto acqua fredda corrente, eviscerarle e squamarle.
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Mettere in ciascuna pancia uno spicchio d’aglio spellato e affettato, un pizzico di sale, un filo d’olio di oliva, un rametto di rosmarino ed una macinata di pepe.
Preparare un pezzo di carta stagnola piuttosto grande per ogni pesce e preparare i cartocci. Ungere la base della stagnola con un filo d’olio e appoggiarvi un’orata.
Disporre tutto intorno una porzione di pomodorini, olive, scalogni e l’aglio vestito (non spellato). Condire con un filo d’olio, un pizzico di sale, una manciata di origano ed una macinata di pepe.
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Chiudere il cartoccio sovrapponendo un altro foglio di carta stagnola e sigillando bene i bordi. Fare attenzione a non schiacciarlo per non toccare il contenuto, altrimenti potrebbe attaccarsi al pesce. Infornare per 30 minuti.
Si possono portare in tavola direttamente i cartocci, da aprire al momento, oppure mettere pesci e verdure direttamente nei piatti.
Se dovesse avanzare, sfilettare l’orata e metterla in un piatto assieme a pomodori, olive e scalogni eventualmente rimasti. Condirla con olio, limone, sale e pepe. Ben coperta si conserva in frigorifero per un paio di giorni circa. Prima di consumarla è bene però lasciarla almeno per mezz’ora a temperatura ambiente. Non riscaldarla, prenderebbe un cattivo sapore.