COME PREPARARLE
Sbucciare le castagne è un’operazione che richiede molta pazienza: bisogna asportare la buccia e la fine pellicola marrone che le ricopre, perché è amara. È più facile sbucciare le castagne cotte, quando sono ancora calde. Prima di cuocerle, per evitare che scoppino, con la punta di un coltello bisogna praticare sulla buccia un’incisione a croce sul lato arrotondato.
COME CUOCERLE
Le castagne si consumano lessate, stufate, brasate o arrostite (caldarroste), si possono aggiungere alle minestre, alle farciture e alle insalate. Dalle castagne si ottiene una farina che si usa per la produzione di dolci (il famoso castagnaccio toscano) o per farne polenta, pasta, frittelle e pane. In Europa, le castagne sono tradizionalmente associate alla selvaggina e ai volatili (specie il tacchino), soprattutto durante il periodo natalizio. In Italia e Francia si usano anche come contorno, specie in sostituzione delle patate.

COME CONSERVARLE
In luogo fresco ed asciutto, al riparo da roditori e insetti. Sbucciate e cotte si mantengono qualche giorno in frigorifero.
È possibile congelarle crude o cotte, sbucciate o no. Le castagne fresche con la buccia si conservano una settimana a temperatura ambiente o un mese in frigorifero in un sacchetto di plastica bucherellato. Nel congelatore si mantengono fino a sei mesi.
VALORE NUTRITIVO
Gli zuccheri della castagna sono costituiti per il 40% da amido, il doppio rispetto alle patate. La castagna può provocare gonfiore e flatulenza, in particolar modo quando viene consumata cruda o in grandi quantità: per limitare questi effetti è consigliabile masticarla lentamente e bene.