Spesso nei piani alimentari per soggetti con IBS, con sensibilità al glutine, celiaci, disbiosi intestinale consiglio tra i cereali, oltre al riso, anche il grano saraceno. Infatti, quest’ultimo, macinato o intero e tostato (kasha), si usa proprio come il riso e le patate. Si serve come accompagnamento, oppure si aggiunge a minestre e piatti in umido. Si può anche cuocere come la semola e mescolare ad altri cereali per variarne il sapore.
La farina di grano saraceno non contiene glutine e non lievita con la cottura. Se si vuole panificare o usare per la realizzazione di dolci o altri prodotti lievitati, bisogna mescolarla a farina di frumento.

COME CONSERVARLA
La farina di grano saraceno in frigorifero si conserva in contenitore ermetico, ne ritarda l’irrancidimento. Bisogna, invece, conservare la kasha (grano saraceno tostato) in un recipiente a chiusura ermetica, in un luogo fresco ed asciutto.

VALORE NUTRITIVO
La farina è ricca di sali minerali come il magnesio, potassio, calcio e zinco, ma anche vitamine del gruppo B (come tutti i cereali) come tiamina e niacina ed acido folico, riboflavina ed acido pantotenico ma anche micro-elementi come il ferro, rame. Il profilo degli amminoacidi essenziali dimostra che la LISINA è presente in quantità importante, fattore limitante invece è la METIONINA che scarseggia. Per cui, consiglio alimentare è quello di associarle ad una fonte di proteine ad alto valore biologico come carne, pesce oppure uova.