Conosciamo tutti l’olio d’oliva, e lo utilizziamo quotidianamente nella nostra cucina. Ve ne parlo in quanto prodotto fondamentale della dieta mediterranea, nonché uno dei miei preferiti!

Prodotto originato dalla pigiatura delle olive, è capostipite della dieta nei Paesi del bacino del Mediterraneo. In Grecia, a Creta, dove la dipendenza dell’olio è maggiore e dove la cultura olivicola risale a quattromila anni fa, furono condotti studi sull’alimentazione degli abitanti in tre anni diversi in varie zone della città. Nel corso del tempo fu scoperto che un terzo delle calorie complessive fornite dalla dieta era apportato proprio dall’olio d’oliva.

Oggigiorno i cretesi arrivano a consumare quasi 100 gr di olio di oliva al giorno, a persona! Alcuni contadini addirittura bevono un bicchiere di olio a colazione prima di andare a lavorare nei campi. Non è un caso che nella popolazione cretese ci siano rari casi di cardiopatie rispetto altre città greche dove si usano oli di origine animale e con una percentuale di grassi saturi superiore, come il burro.

Sebbene negli altri paesi mediterranei il consumo sia inferiore rispetto a quello cretese, l’olio d’oliva rappresenta il 15-20% dell’apporto complessivo di calorie nell’alimentazione, ad eccezione dell’estremità settentrionale dell’Italia e delle regioni nordiche di Francia e Spagna. Grazie alla presenza di burro, margarina, sugna, strutto e degli ora diffusi oli di semi, il totale dei grassi visibili nell’abituale dieta mediterranea è comparabile a quello della dieta americana, anche se la proporzione di grassi saturi è nettamente inferiore. Infatti, la peculiarità importante dell’abituale dieta americana è costituita dalla grande quantità di grassi “invisibili” di tipo saturo nella carne, nel latte e nei latticini.