Secondo appuntamento per conoscere meglio ciò che mangiamo e avere, sempre di più, un’alimentazione consapevole.
Oggi parliamo di una categoria molto amata e molto odiata allo stesso tempo dai miei pazienti: la frutta. La verità è che la frutta è spesso fondamentale all’interno di una dieta sana e che possiamo consumarla in molte maniere in base ai nostri gusti e alle nostre esigenze. La categoria è talmente varia che accontenta tutti i gusti durante qualsiasi stagione.

Vediamo insieme tutte le maniere in cui è possibile consumarla:
1) Fresca e cruda
La frutta è ricca di acqua, che idrata e diluisce le calorie. Ha un buon contenuto di fibre dal potere saziante e probiotico, è ricca di vitamine, fra cui la C, la A ed i beta caroteni. La frutta contiene, poi, alcuni enzimi digestivi, nonché acidi organici e minerali che contribuiscono a mantenere l’equilibrio acido-base, importante, fra le altre cose, per risparmiare il calcio presente nelle ossa.
Il gusto dolce è legato al fruttosio, monosaccaride con un elevato potere dolcificante che, assunto attraverso essa, grazie ai molteplici principi nutritivi che lo accompagnano, non ha le controindicazioni degli zuccheri semplici consumati isolatamente. Fresca e cruda la frutta è, quindi, un dolce prezioso per mantenere un buon equilibrio.

2) Cotta
La frutta perde gli enzimi e una parte delle vitamine, ma conserva invariati i minerali, diversi principi attivi, come i caroteni, che grazie al calore sono più facilmente assorbibili. Se non è addizionata con zucchero, mantiene, inoltre, il suo potere alcalinizzante. Cotta con poca acqua, al forno o a vapore, acquista talvolta un gusto più intenso rispetto a quando è cruda, perché attraverso la cottura si liberano aromi e fruttosio.

3) Essiccata
La frutta è più povera in acqua di quella fresca, quindi decisamente più ricca di calorie e di fruttosio, cui deve il dolce concentrato. Fornisce una quantità elevata di fibre solubili, minerali e molti dei principi attivi di quella fresca. Ottima per la merenda per i bambini, eventualmente mescolata a piccole quantità di semi oleosi, è un supporto per gli sportivi durante l’attività fisica, abbinata ad abbondanti quantita di liquidi.

4) I succhi di frutta sono diversi in relazione al tipo di lavorazione.
I frullati, consumati poco dopo la preparazione, sono simili alla frutta cruda. I succhi estratti con gli elettrodomestici di nuova generazione, che non surriscaldano, concentrano vitamine, minerali ed enzimi, ma sono più poveri di fibre, che si possono in parte recuperare con filtri particolari. Quelli confezionati contengono spesso elevate quantità di zuccheri aggiunti. Se a lunga conservazione hanno poi subito una pastorizzazione che distrugge gli enzimi e riduce le vitamine.

5) I succhi di frutta concentrati, ricavati dalla cottura dei succhi di frutta, hanno solo il 20-30% di acqua, quindi il loro potere dolcificante è simile a quello della frutta essiccata, ma forniscono una quantità inferiore di vitamine e, se filtrati, sono praticamente privi di fibre.
Mantengono invece, in parte, l’aroma dei prodotti di origine e sono spesso usati nella preparazione di marmellate, confetture e altri dolci artigianali. Possono sostituire lo zucchero anche nelle ricette casalinghe, per esempio per condire composte di frutta e fiocchi di cereali.

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