La consapevolezza di cosa portiamo in tavola ogni giorno passa anche dalle giuste scelte. Per questo sui miei social vi accompagno tra gli scaffali del supermercato alla ricerca dell’opzione migliore tra gli alimenti che scegliamo ogni giorno (trovi la mia rubrica qui: #IlDocAlSupermarket).

Oggi parliamo di carne ed è fondamentale nella sua scelta tenere conto della rintracciabilità. Dal primo gennaio 2002 è stata resa obbligatoria, per tutti gli operatori impegnati nel commercio delle carni bovine, l’indicazione in etichetta di una serie di informazioni: il codice di rintracciabilità, il Paese di nascita e quello in cui è stata effettuata la fase di ingrasso, il Paese e il numero di approvazione dell’impianto di macellazione, il Paese e il numero di approvazione del laboratorio di sezionamento – regolamento Ce 1760/2000 -, che permette di identificare la carcassa, il quarto o i tagli di carne, il singolo animale, oppure il gruppo di animali, sufficiente a consentire di verificare le informazioni che figurano sull’etichetta.

L’obiettivo è la possibilità concreta di ricostruire l’intero ciclo di vita dell’animale e l’iter produttivo della lavorazione delle carni, passando per la trasformazione, fino alla commercializzazione dei prodotti derivati nei punti vendita.

A ulteriore garanzia dell’origine della carne esistono certificazioni dei prodotti tipici. Tecnicamente sono marchi registrati Dop, Igp, St, che garantiscono il rispetto di un preciso disciplinare di produzione e/o di una certificazione volontaria relativa, per esempio, ai marchi collettivi o alla tracciabilità/rintracciabilità di prodotto.

Ho tre importanti consigli per te:
1) Consuma meno carne e di qualità migliore. Il nostro fabbisogno di proteine prevede un consumo di carne saltuario, a volte sostituito da ortaggi e legumi di stagione, per cui è preferibile orientarsi su quella prodotta secondo standard elevati di benessere animale.

2) Scegli specie e razze diverse. Andiamo controcorrente nelle scelte: anziché lasciarci trascinare dalle tendenze massicce dei consumatori, che portano a produzioni intensive, variare significa allentare la pressione su determinati tipi di animali.

3) Scegli tagli diversi. La concentrazione della domanda sugli stessi tagli determina elevati sprechi alimentari e incremento degli allevamenti intensivi.

Hai mai dubbi su come scegliere il tipo di carne giusto
e su come consumi la carne nella tua alimentazione? Scrivimi un commento.

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